venerdì 21 ottobre 2016


EFFETTO FARFALLA ENTRA AL FESTIVAL DELLE CONOSCENZE DI NOVI LIGURE

 

Ha vinto l’“amore” al Festival delle Conoscenze di Novi Ligure: è stata questa la parola preferita dagli ospiti che, in una staffetta di quattro giorni (con un’anteprima di due, partita nel fine settimana precedente) hanno raccontato le loro scelte di vita ai giovani delle scuole superiori. E l’amore, se ascoltate le interviste realizzate da Effetto Farfalla che ha seguito tutta la manifestazione, è il termine che racchiude nel modo più sincero (e non banale) altre parole che fanno da “faro” nella vita dei relatori i quali, per una mattina, si sono seduti al banco di scuola e si sono fatti interrogare. Sulla loro professione, ma anche sui sogni che avevano da ragazzi, sugli ostacoli che hanno dovuto affrontare, sulle soddisfazioni raggiunte grazie alla passione che li ha portati ad essere ciò che sono oggi. Che cosa significa tutto questo? E’ semplicemente “voglia di conoscere”. Scopritele le persone che hanno accettato, con entusiasmo, di spiegare ai ragazzi il loro mondo: ascoltatele nelle pillole che potete trovare sul canale youtube o sulla pagina facebook di Effetto Farfalla. Scoprirete che il linguaggio di un astrofisico non è così astruso come si potrebbe immaginare e capirete come la letteratura e la scrittura possano dialogare con le formule matematiche e i grafici. 
Il Festival delle Conoscenze è stato l’occasione - per i ragazzi che ancora non sanno cosa “vogliono fare da grandi” – per porre le domande più disparate al manager o al medico, all’ingegnere o al climatologo, all’imprenditore agricolo o al giornalista, al politico o al personal trainer. Si sono divertiti tutti: noi gliel’abbiamo chiesto, ma in realtà l’avevamo capito ancor prima che ci rispondessero. Bella opportunità di conoscersi. Ah, la parola preferita di Effetto Farfalla? Creatività, che domande!
Alessandra Dellacà


domenica 9 ottobre 2016

Effetto Farfalla incontra il mito del motociclismo italiano:
 Giacomo Agostini 

 
Se doveste immaginare il più grande campione di motociclismo di ogni tempo nella sua vita privata, lontano dai riflettori, dai circuiti, come lo vedreste? Effetto Farfalla ha incontrato Giacomo Agostini nella sua casa a Bergamo per girare una lunga intervista in inglese per una marca di abbigliamento da moto, con sede a Los Angeles, California.  Il primo incontro con il grande Agostini è stato fuori dal cancello della sua bellissima abitazione. Ci siamo incrociati mentre usciva a bordo ovviamente di un mezzo a due ruote. Forse una mitica Mv Agusta? O magari una Yamaha? Nessuna delle due, era in sella ad uno scooter Piaggio 150 con il parabrezza. Quando hai il piacere e l’onore di conoscere Giacomo Agostini, ti rendi conto di essere davanti ad un vero signore di altri tempi. Entrato nella sua villa, mi ha portato nei suoi garage dove, celate da teli di seta, custodisce le sue moto. Veri gioielli a due ruote che ricordano le sue vittorie ed i suoi titoli iridati. Teche di vetro raccolgono i suoi tanti trofei e riconoscimenti. Ci sono le sue tute ed i suoi caschi che raccontano delle sue imprese storiche. Con una grandissima umiltà comincia a parlarmi delle sue vittorie, partendo da una foto attaccata alla parete di uno dei suoi garage.  Io sono lì per vedere la mitica MV Agusta numero 1. Ago la scopre ed eccola, lucida come prima di un gran premio. Sembra di tornare indietro di quarant’anni. La porta fuori e la posiziona in giardino. Il tempo di preparare le telecamere e microfonare Giacomo che, appoggiandosi alla sua moto con quella confidenza che si ha con una vecchia amica, comincia a raccontare delle sue vittorie e di come si correva una volta. Lui era un pilota vero.
 All’epoca”. non esisteva l’elettronica, ma soltanto il cuore ed il coraggio di rischiare la vita ad ogni corsa. La sicurezza era inesistente, gli incidenti erano tanti come purtroppo tante sono state le morti. Lui diceva di non avere paura, in gara bisognava pensare solo a correre e a dare il massimo, la paura non doveva esistere.  Durante le riprese ci raggiunge con fare discreto sua moglie: una donna molto affascinante, dai modi gentili. Io indosso la maglietta di Effetto Farfalla con scritto “Missione Namibia” e, al termine del lavoro, mi chiede cosa sia questo progetto. Le spiego brevemente che ho girato un documentario e che presto questo diventerà il traino per poter condividere le mie esperienze avventurose in Africa. Chi lo sa… magari verranno anche i coniugi Agostini ad ascoltarmi. Mi congedo da Giacomo, stringendogli la mano. Oggi il mio lavoro mi ha regalato un’emozione grandissima che difficilmente potrò scordare. Ma la giornata non è finita, bisogna correre a Varese. Mi aspetta un altro appuntamento cui non posso mancare: la visita alla MV Agusta dove moto – opere d’arte prendono vita per pochi fortunati acquirenti.
La fabbrica si trova a pochi metri dal lago di Varese. Entro subito nel reparto della linea produttiva, ho un’oretta per poter filmare i meccanici intenti ad assemblare le moto. Mi colpisce subito l’estremo ordine ed il pavimento è lucido senza nemmeno una piccola traccia d’olio. Sulla linea di produzione, i telai vengono arricchiti da tutti i componenti fino a diventare, al temine del percorso delle moto pronte per essere  accese, per la prima volta. Ognuna è diversa dalle altre. Alcune sono veri e propri prototipi costruiti per facoltosi clienti, come la MV Agusta Zagato. 
In molti pensano che questa moto non esista se non su fantomatici progetti.Io l’ho vista con i miei occhi e l’ho ripresa con le mie telecamere.
Qui alla Mv Agusta, quello che per tutti gli altri è il mito assoluto della due ruote, Giacomo Agostini è semplicemente “il nonno”, senza dimenticare che è grazie a lui che questo grande marchio ha raggiunto la fama planetaria che ha. 

 


lunedì 19 settembre 2016


LO SAPEVATE CHE IL DRONE DI EFFETTO FARFALLA SA CONTARE?

 

Quando si guarda una ripresa fatta con un drone, spesso si apprezza subito la "visione d'insieme" e la qualità dell'immagine, che - pur realizzata in alta quota - risulta alla vista molto vivida e stabile. Ma al di là dell'aspetto estetico ed emozionale, il risultato di un lavoro effettuato da un drone è sempre frutto di attenti calcoli. 

 

Sì, il drone sa contare e risolvere problemi. E quello di Effetto Farfalla è volato in provincia di Brescia per fotografare e mappare un campo fotovoltaico. Dalle immagini si è potuto effettuare una mappatura precisa dell’impianto per controllare l’efficacia di ogni pannello e la presenza di eventuali danni. 



Il drone di Effetto Farfalla c'è e...meno male che a scuola ha 10 in matematica!

 

domenica 24 luglio 2016


EFFETTO FARFALLA CON LE “CODE FELICI” DI LAVAGNA

 
  << Chiedimi se sono felice >>: domanda impegnativa, ma non per gli occhioni degli “amici a quattrozampe” che hanno sfilato per beneficenza alla prima edizione del Dog fashion di Lavagna. Una sessantina di code scodinzolanti – e non poteva essere diversamente – hanno calcato la passerella della centralissima piazza Marconi per sostenere la raccolta fondi promossa dai volontari della Animal’s Angels Dog School della cittadina ligure insieme agli Animal’s Angels Novi. Sul palco cani di razza e di fantasia, accompagnati dalle loro mamme e papà umani. 
L’evento, ripreso dalle telecamere di Effetto Farfalla, ha unito un’intera comunità: c’erano i commercianti che hanno offerto parte del ricavato dell’apericena per questa finalità benefica, c’era una giuria di esperti che ha decretato – senza non poche difficoltà – un lungo elenco di vincitori per le più svariate categorie e c’erano i volontari che hanno allestito stand informativi per avvicinare la popolazione alla cultura del “rispetto” per gli animali, che non vanno scelti con fretta per poi essere abbandonati come pacchi, ma vanno resi parte della propria famiglia. Guest star della serata è stato Pedro, il maltese motociclista che insieme a mamma Francesca e papà Alessandro gira il mondo sulla due ruote: lui, abituato agli scatti e a bagni di folla letteralmente in visibilio, si è messo in posa anche per Effetto Farfalla, che vi racconterà la sua storia. Pedro non manca mai alle manifestazioni degli Animal’s Angels Novi, (associazione impegnata su più fronti per la protezione dell’animale, soprattutto al canile di Tortona) perché sa di essere un cane molto amato e siamo sicuri che, se ci mettessimo in suo ascolto, ci farebbe capire che non esiste regalo più bello che l’avere un “animale d’affezione” con sé. Ed è proprio così, come dice la scritta di una delle magliette distribuite durante la sfilata: “Quando Dio finì le ali… mise le code”!!!

 

domenica 17 luglio 2016


PARLACI DI CINEMA, AMBRA
 
 E’ in Piemonte per girare un film che proverà a spiegare come funziona l’amore ed è stata a Tortona per parlare di cinema e tv: è Ambra Angiolini, una delle giovanissime della “nidiata” (cit. Steve Della Casa, che l’ha intervistata ad Arena Derthona) del programma Non è la Rai di Gianni Boncompagni che ha poi fatto strada nel mondo dello spettacolo. Capelli raccolti, camicetta fantasia su pantalone lungo blu con sandalo verde a spillo, Ambra è arrivata giusto in tempo per l’aperitivo culturale organizzato al D Cafè: l’occasione per chiacchierare non tanto del nuovo film di Max Croci (ci reciterà pure l’attore alessandrino Massimo Poggio, ma Ambra non ha potuto fare alcun riferimento in merito alla pellicola) ma di tutto quello che lei è stata nell’era di Non è la Rai, di quello che è diventata subito dopo e del percorso che sta per intraprendere nel prossimo futuro. 
A sentirla parlare, tutto le è arrivato un po’ per caso, come se la sua propensione a “non essere brava a tutti i costi” l’abbia poi sempre ripagata con lavori e riconoscimenti di ogni tipo. Ambra guarda il pubblico e risponde alle domande del critico Steve Della Casa come se stesse seduta accanto a te, al tavolo, mentre sorseggia una birra che neanche finisce. Dice di non avere “trucchi” per immedesimarsi in un personaggio piuttosto che in un altro: lei semplicemente “vive”. Parla di tv, sì, ma soprattutto di teatro, una dimensione un po’ magica che le permette di avere tanti amici in tutt’Italia. E parla di cinema, un mondo che ti fa comprendere come tu, attore, sei parte di un’infinita di altri ingranaggi, che danno poi vita al prodotto finale. 
C’è meno protagonismo, insomma – per assurdo – al cinema rispetto alla televisione. E se Ambra deve citare dei registi, nomina Michele Placido che, tra una parolaccia e l’altra, riesce a creare dei film che ti entrano nell’anima e che non ti dimentichi più, come La Scelta (tratto dall’opera teatrale L’innesto di Luigi Pirandello e girato insieme a Raul Bova) o come un altro lavoro di prossima uscita, dove Ambra ed altre sei famose attrici italiane interpreteranno la storia di un gruppo di operaie che dovranno fare i conti con la crisi e con l’acquisizione della loro fabbrica da parte di imprenditori stranieri. Alla fine, la classica domanda: impegni futuri? << Mi ha chiamato Pupi Avati, speravo si accorgesse si me. Sarà un’altra bella avventura >>.

lunedì 11 luglio 2016


COSA VEDI DIETRO IL VERDE DI EFFETTO FARFALLA? 
PARTI CON NOI!
  
Non capita tutti i giorni di avere una bacchetta magica in mano e non capita neanche così spesso di avere a disposizione un colore – esattamente il verde – da usare come “lampada di Aladino”. E allora, considerato che ad Effetto Farfalla piace volare sulle ali della fantasia, oggi vi facciamo scegliere: per chi ama il genere fantascientifico, immagini di poter utilizzare il teletrasporto come nel colossal Star Trek, mentre chi predilige il mondo Disney, provi a canticchiare il testo de “I sogni son desideri” e scoprirà che – se ci credi fermamente – il sogno diventerà realtà. Ecco spiegato, insomma, il chroma key o “schermo verde”, che noi di Effetto Farfalla abbiamo aggiunto alle tante apparecchiature che già affollano il nostro studio. Non siamo statiabbastanza chiari? 
 
Il concetto, in realtà, è estremamente semplice: “Immagina. Puoi”. Sì, tu – narratore della tua storia – mettiti al centro e racconta ciò che ti passa per la testa, descrivici un sogno, un luogo, un’idea e… l’incantesimo è fatto: in un attimo, dietro di te, sotto i tuoi piedi, sopra la tua testa, può scorrere un fiume o distendersi un deserto. Non mancheranno, se lo vorrai, incontri ravvicinati con gli animali più curiosi o più feroci, con popolazioni esotiche che hai visto solo sui libri, con oggetti non meglio identificati che costellano l’universo.
 Insomma, per certi versi, con il chroma key si fa del vero e proprio cinema d’autore. Effetto Farfalla, che quando si parla di inventare situazioni creative non si tira di certo indietro, ha fatto qualche prova, facendo materializzare un favoloso viaggio in Africa. Con un particolare: le immagini che a breve scoprirete grazie al chroma key, diventeranno presto realtà, perché… tra poco si parte per una nuova avventura. In Namibia!!!

martedì 14 giugno 2016


EFFETTO FARFALLA AL FESTIVAL DELL’ANDARE

 


 << Noi lo si è preso alla lettera questo Festival dell’Andare >>. E certo: perché se lo spirito di una manifestazione giovane (è alla sua 2^ edizione) vuol far venir voglia di partire, l’obiettivo è stato centrato. Ecco, non fai in tempo a mettere piede in Toscana – più precisamente in Versilia, che per tutto l’anno guarda in faccia il mare ma, appena ci si gira, ha le spalle coperte dal manto delle Alpi Apuane – che subito ti entra in testa la parlata di questa terra, genuinamente felice se il suo ospite si sente “come a casa”. Perché il bello di questo pezzetto d’Italia sta a metà tra l’abbuffata di negozi super fashion di Forte dei Marmi e di Viareggio e i negozietti artigianali di Pietrasanta e di Colonnata. E sta soprattutto in quella fetta di mare che, forse, ha ispirato il nome del Festival dell’Andare: ideata dal regista Francesco Menconi e organizzata dall’Associazione Culturale Meridiani e Paralleli, questa rassegna culturale itinerante è un po’ come quegli aperitivi non a base di patatine e pizzette (che ti “stoppano” senza stuzzicarti davvero) ma con, invece, tutti quegli assaggi sfiziosi che davvero non ti aspetti e… che ti mettono un gran appetito!

Il Festival dell’Andare ci ha fatto proprio questo effetto. Peccato non riuscire a seguire tutti gli appuntamenti (sono sei in tutto, dislocati nelle strutture ricettive di cinque imprenditrici che si sono unite per dare vita ad un progetto di promozione e valorizzazione del territorio), che hanno preso il via al Bagno Nettuno di Marina di Carrara con le inviate della trasmissione televisiva Donnavventura e si concluderanno il 26 giugno all’hotel Villa Maremonti di Marina di Massa, con il documentarista naturalistico Folco Quilici.
In mezzo, gli appuntamenti – sempre a Marina di Massa - con lo scrittore Federico Pace, all’hotel Excelsior e con l’inviato di guerra Toni Capuozzo, all’hotel Nedy. All’hotel Eden di Cinquale farà tappa l’antropologo Duccio Canestrini e, ancora a Cinquale, Effetto Farfalla si è imbattuto nei Radiodervish, gruppo dalle scelte musicali coraggiose che si è esibito in concerto all’hotel Villa Undulna: nel parco delle Terme della Versilia, la band – che in oltre 15 anni di attività ha interagito con numerosi musicisti, tra cui Battiato, Jovanotti, Piovani, Noa e che ha calcato palcoscenici nazionali e internazionali, tra cui Parigi, Bruxelles, Atene, Beirut, Tel Aviv, Betlemme – ha fatto da ponte tra Oriente e Occidente. Ed è stata la multietnicità dei testi della musica dei Radiodervish a farci guardare, ancora una volta, quel mare immenso che tanto ci affascina, ma che può anche intimorire. Quell’inspiegabile gusto di partire, però, e l’amore per il proprio mestiere sono più forti di qualsiasi “paura”: stop and go, insomma, con la mente e con il fisico. Perché ogni viaggio, fatto con la propria immaginazione o “consumando le scarpe” (come direbbe Toni Capuozzo) è conoscenza e conquista, prima di tutto, dei limiti e delle potenzialità di se stessi. L’importante è… “andare” e anche “tornare”, perché no. Una, cento, infinite volte.